martedì 8 febbraio 2011

Regime di cuori

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martedì 30 novembre 2010

Casa e Diritti



Ciao, passo di qui solo per annunciarvi che dopo il discreto successo di Lavoro e Diritti, abbiamo deciso di affrontare un altro problema che affligge l'Italia e che ci stà particolarmente a cuore, la Casa.

Con il nuovo progetto Casa e Diritti andremo ad affrontare le tematiche legate alla casa sotto diversi aspetti: attualità, risparmio energetico, mutui e diritti dei consumatori.

Il tema è alquanto spinoso, ma ci sono tutti i presupposti per un altro blog di qualità, che possa venire incontro alle persone che cercano in rete risposte alle domande più comuni sul tema casa.

Vi invito quindi a seguirci numerosi, non ve ne pentirete!

Link: www.casaediritti.it

mercoledì 30 dicembre 2009

Ora tocca a te, iscriviti al Movimento a 5 stelle




Il motto: "Resistere, resistere, resistere" appartiene al passato. Ora bisogna: "Costruire, costruire, costruire". Oggi nasce il MoVimento 5 Stelle, qualunque cittadino italiano non iscritto a un partito può farne parte. Può iscriversi on line gratuitamente. Chi si iscrive riceverà una password, fare parte di una rete sociale, potrà discutere e modificare il Programma, proporre e eleggere i propri candidati, lanciare iniziative sulla Rete e off line. Ognuno conta uno.

Abbiamo resistito abbastanza. In questi anni, a furia di resistere, ci hanno gonfiato come dei palloni. Le foto di ieri di Napolitano che brinda con Schifani con lo spumantino, prima e seconda carica del Paese, sono l'immagine di decenni di resistenza passiva. La fotografia di un popolo che ha abdicato a sé stesso. Il Parlamento "compresso" descritto da Morfeo è una barzelletta, uno zimbello, una bambola gonfiabile usata, un esercito di signor nessuno, impiegati, amanti, mogli, servi. Il Parlamento non è compresso, il Parlamento non esiste. Non c'era la preferenza alle elezioni politiche, il cittadino ha messo una croce sotto il simbolo di un partito. I parlamentari sono stati scelti in base alla fedeltà e alla fedina penale. Con il popolo italiano non c'entrano nulla. Il Parlamento è incostituzionale, se non cambierà la legge elettorale, qualunque Parlamento sarà incostituzionale, in mano a una decina di persone che "nominano" chi pare a loro. Si parla di riforma della Giustizia che interessa solo a un soggetto, ma non di una nuova legge elettorale che interessa a tutti i cittadini.

Il Paese non può rimanere ostaggio dei partiti. Con la preferenza questi andrebbero tutti a casa, chi voterebbe La Torre, D'Alema, Fassino e sua moglie Serafini, Gasparri, Bonaiuti o Cicchitto? Il MoVimento 5 Stelle è partito dal basso, dalla Rete, dalle piazze. Siamo stati chiamati populisti, qualunquisti, demagoghi, ma siamo stati gli unici a presentare un programma con obiettivi precisi. Abbiamo eletto consiglieri delle Liste Civiche 5 Stelle in molte città di provincia senza un soldo di finanziamento pubblico e con tutti i media contro, da Scalfari a Belpietro, due facce di una stessa medaglia. Il MoVimento ha eletto Luigi de Magistris, primo deputato per voti in tutta Europa, e Sonia Alfano. Ha una propria Carta: il "Non Statuto", scritto per un MoVimento centrato sulla Rete, senza sovrastrutture di rappresentanza, senza capi bastone, senza signori delle tessere. Ognuno conta uno!

Il MoVimento parteciperà alle Regionali in Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte. I candidati sono ragazzi incensurati, professionisti, onesti, preparati, con la faccia pulita. Uno solo di loro può cambiare un intero Consiglio Regionale. Lottano per il loro e il vostro futuro. Loro e voi contro le mummie che tengono in pugno il Paese. Iscrivetevi, vi sentirete subito meglio. E' come mettersi l'elmetto. Loro non si arrenderanno ma (ma gli conviene?). Noi neppure.


Iscriviti al
MoVimento 5 Stelle

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mercoledì 23 dicembre 2009

Libera Rete in libero Stato



23 dicembre 2009, tutti in silenzio e sdraiati a terra in piazza del Popolo (Roma)
dalle ore 17 alle 19 - organizzato da Diritto alla Rete e Istituto per le Politiche dell'Innovazione

Libera Rete in libero Stato

Internet è una piazza libera. Una sterminata piazza in cui milioni di persone si parlano, si confrontano e crescono. Internet è libertà: luogo aperto del futuro, della comunicazione orizzontale, della biodiversità culturale e dell’innovazione economica.
Noi non accettiamo che gli spazi di pluralismo e di libertà in Italia siano ristretti anziché allargati.
Non lo accettiamo perché crediamo che in una società libera l’apertura agli altri e alle opinioni di tutti sia un valore assoluto.
Non lo accettiamo perché siamo disposti a pagare per questo valore assoluto anche il prezzo delle opinioni più ripugnanti.
Non lo accettiamo perché un Paese governato da un tycoon della televisione ha più bisogno degli altri di una Rete libera e forte.
Non lo accettiamo perché Internet è un diritto umano.
Libera Rete in libero Stato.

ENGLISH
Free Internet in a free Country
Free Internet in a free Italy
The internet is a free space.
It is an endless place in which millions communicate, exchange ideas and grow.

The internet is freedom: it is the open space of the future, of horizontal communication, cultural diversity and economic innovation.

We cannot accept that pluralism and freedom in Italy be limited instead of broadened.
We cannot accept it because we believe that, in a free society, openess to others and to their ideas is a value of absolute importance.
We cannot accept it and are prepared to listen to the most repugnant of views.

We cannot accept it because Italy, a country ruled by a television tycoon, needs more than other nations the counterweight of a free and strong Network.
We cannot accept it because the internet is a human right.
Free Internet in a free Country
Free Internet in a free Italy

lunedì 30 novembre 2009

No Berlusconi Day




Il comitato “No Berlusconi Day”, nato su Facebook per iniziativa di un gruppo di blogger democratici, indice per il prossimo 5 dicembre, a Roma, una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

APPELLO
A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto “Fair Play” di alcuni settori dell’opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera che definisce la nostra “una dittatura”- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell’ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento.

Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri.

Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.

Per aderire alla manifestazione, comunicare o proporre iniziative locali e nazionali di sostegno o contattare il comitato potete visitare il sito:

http://www.noberlusconiday.org